Alcuni programmi spia sono stati nascosti nei dischi rigidi di diversi costruttori di computer e vengono usati per spiare istituzioni governative e militari, banche, media, compagnie energetiche e di tlc, attivisti islamici. Lo ha rivelato la società di sicurezza informatica Kaspersky Lab, che ‘suggerisce’ il coinvolgimento degli Stati Uniti.

In una presentazione ad una conferenza in Messico, la società di sicurezza informatica Kaspersky Ibiza: Lab ha dichiarato che un malware spia è stato installato negli hard disk costruiti da una dozzina tra le più grandi società,  tra cui Western Digital, Seagate, Toshiba, Ibm e Samsung. Un’operazione, afferma la società con sede a Mosca, “che supera qualsiasi cosa nota cheap jerseys in termini di complessità e sofisticazione”.

Vicino a Stuxnet

Gli hacker (o comunque gli cheap mlb jerseys autori) userebbero tecniche simili a quelle del virus informatico Stuxnet, frutto della collaborazione dell’intelligence di Stati Uniti e Israele, che è stato in grado di sabotare jerseys la centrale nucleare iraniana di Natanz. A creare il malware, secondo la società di sicurezza, sarebbe il gruppo Equation, che ha “solidi rapporti” con i creatori di Stuxnet.

Ramificazioni in Italia

Equation sfrutterebbe una vasta infrastruttura che include più di 300 domini e oltre 100 wholesale nfl jerseys server situati in diversi Paesi, compresi Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania, Paesi Bassi e Repubblica Ceca. Dal 2001, il gruppo Equation avrebbe infettato migliaia, o forse persino decine di migliaia di computer in più di 30 Paesi.

Attacco al disco rigido

Stando agli esperti di Kaspersky, un programma spia è nascosto nel firmware del disco rigido e invia messaggi al resto del computer quando è acceso. Si tratta di “una realizzazione tecnica sorprendente”, molto difficile da scoprire. Per modificare i dischi rigidi, affermano gli esperti, gli autori dei programmi spia devono aver avuto accesso al codice sorgente degli hard disk, che non è un’informazione diffusa pubblicamente dai costruttori.

Il codice violato

Chi può avere accesso ai codici sorgente? Kasperky ha lasciato intendere Sprains: un coinvolgimento della National Security Agency (Nsa) americana, Carrapateira al centro dello scandalo Datagate del 2013. Un paio di ex impiegati della Nsa avrebbero confermato ad alcuni organi di stampa la correttezza dell’analisi di Kaspersky Lab.

Fonte: rainews.it

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Fulvio Sicurezza

Fulvio Sicurezza

1 Comment

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    Friday November 1st, 2019 at 07:42 PM — Reply

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